La Ferrari è uscita con le ossa rotte anche dal GP d’Ungheria, dominato in lungo ed in largo dalla McLaren. Ora rischia grosso.
Il Gran Premio di Ungheria ha messo in luce dei valori molto chiari sui rapporti di forza, con la Ferrari che si è nuovamente confermata la quarta forza. La McLaren è ormai l’auto migliore e può sognare di riaprire i mondiali, quando tutti si attendevano che fosse invece il Cavallino ad assolvere quel compito. Nelle prime gare, la SF-24 era nettamente la seconda forza in griglia, lontana dalla Red Bull, ma con un certo margine sugli inseguitori.
Le cose hanno iniziato a cambiare a partire dalla Cina, ma è stato l’aggiornamento di Miami a mettere le ali alla MCL38. La Ferrari è invece precipitata dopo la vittoria di Monte-Carlo con Charles Leclerc, ed è stata ora superata dal team di Woking nel mondiale costruttori. Considerando i continui passi indietro fatti registrare dalla SF-24, giù dal podio con entrambi i piloti anche all’Hungaroring, non saremmo sopresi se anche la Mercedes riuscisse a scalzare la Scuderia modenese, che adesso sta andando verso la peggiore delle umiliazioni.
Tutti devono fare un applauso alla McLaren, guidata saggiamente dal team principal Andrea Stella, che solo un anno e mezzo fa aveva preso in mano le redini del team, ed è riuscito a portarlo al vertice delle F1 ad effetto suolo. Il team di Woking ha superato la Ferrari nel mondiale costruttori, ed è a soli 51 punti dalla Red Bull, un gap irrisorio, che considerando le difficoltà di Sergio Perez, potrebbe scendere ancor di più dopo il Belgio.
La Rossa paga ora 18 lunghezze di distacco dalla McLaren, ma l’umiliazione per antonomasia non sarebbe quella di finire dietro agli storici rivali nella classifica a squadre. Ben peggio sarebbe dover assistere al trionfo della McLaren nel mondiale costruttori, scenario che sta prendendo sempre più piede visti quelli che sono i valori in campo che stiamo vedendo nelle ultime gare.
La McLaren non vince il titolo costruttori dal 1998, dai tempi di Mika Hakkinen e David Coulthard, e questa sembra essere la miglior occasione per farcela. Per la Ferrari l’umiliazione sarebbe davvero completa, perché dopo aver preso sberle per anni da Red Bull e Mercedes, veder trionfare anche un team che ha minore potenziale economico sarebbe una delusione troppo grande per i tifosi. E l’ennesima rivoluzione dovrebbe ripartire tagliando altre teste.
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