La Volvo è un noto marchio automobilistico svedese, ma da diversi anni nella proprietà c’è lo zampino cinese. I dettagli.
Oggi vi parliamo di quella che è la gestione societaria di casa Volvo, costruttore svedese che ad oggi vive sotto l’influenza di un colosso orientale. La Cina è il nuovo che avanza nel mondo delle quattro ruote, che approfittando dell’avvento delle auto elettriche, ed anche dei sussidi statali, sta ottenendo una grande crescita sul fronte delle vendite e dei profitti.
La Volvo, sino a pochi anni fa, non aveva niente in comune con il paese del Dragone, ed è un brand che è nato molto tempo fa, nel 1927. Ancora oggi, la sede si trova a Goteborg, in Svezia, e controlla anche due brand, la Lynk & Co e la Polestar, altri due marchi che, al giorno d’oggi, stanno facendo degli importanti progressi sul fronte della domanda dei clienti. Il presidente è Li Shufu, manager ed imprenditore cinese, mentre Jim Rowan ricopre il ruolo di amministratore delegato. Andiamo a scoprire in che modo la Cina è entrata in società e chi sono precisamente i proprietari.
Volvo, ecco chi sono i proprietari
La storia recente della Volvo ha visto diversi cambi di proprietà, dal momento che nel 1999 iniziò ad essere amministrata dalla Ford. In seguito, tutto è cambiato, e dal 2010 la casa svedese è parte integrante di Geely Group, produttore di automobili cinese fondato in tempi recenti, nel 1997 per l’esattezza, che in pochi anni è diventato una forza dominante del settore.
Al giorno d’oggi, Geely vanta ben 12 impianti costruttivi ed oltre 50.000 dipendenti impiegati in tutto il mondo, ed i dati sulle vendite continuano a crescere di anno in anno. Le prime voci relative alla vendita della Volvo ad un produttore cinese iniziarono a circolare già all’inizio del 2009, con l’accordo di acquisizione da parte della Geely che si concretizzò nel 2010. Il pagamento è avvenuto in contatti, ed è stato pari all’importo di 1,8 miliardi di dollari, una cifra non certo irrisoria.
Al giorno d’oggi, la Volvo non vende più solo berline e familiari come in passato, ma sotto l’influenza cinese, si è adeguata alle logiche di mercato, producendo allroads e SUV. L’elettrico sta diventando parte integrante della gamma della casa svedese, che a febbraio ha tolto del tutto di mezzo i motori diesel, che non verranno più utilizzati in futuro. La rivoluzione cinese sta dando i suoi frutti.