Ferrari, terremoto in vista? Binotto può saccheggiare Maranello

La Ferrari di Frederic Vasseur punta ad ingrandire il proprio organico, ma deve far anche attenzione all’affondo di Mattia Binotto.

Il mondiale di F1 continua a regalare enormi sorprese nel corso di questo 2024, che riguardano tanto la pista quanto il mercato, sia dei piloti che degli ingegneri. Dopo essere stato rimosso dal suo ruolo di team principal in Ferrari alla fine del 2022, Mattia Binotto tornerà nel Circus prendendo in mano il progetto Audi, diventando operativo dal primo di agosto prossimo come direttore operativo e direttore tecnico di Sauber Motorsport AG, che a partire dal 2026 sarà inglobata dalla casa di Ingolstadt.

Ferrari Binotto ingegneri
Ferrari con Charles Leclerc in azione a Budapest (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Binotto sarà dunque di ritorno nel mondiale, ed andrà a prendere il posto di Andreas Seidl. Per la prima volta, l’ingegnere di Losanna lavorerà in F1 in un team diverso rispetto alla Ferrari, nella quale entrò a metà degli anni Novanta, per poi scalare lentamente le gerarchie, sino a giungere al vertice della piramide. Ed ora il suo obiettivo non è solo quello di battere il Cavallino in pista, ma anche strappargli gli uomini migliori.

Ferrari, ora Binotto vuole Gualtieri

La Ferrari di Frederic Vasseur non sta ottenendo i risultati sperati, ed il 2024, che era iniziato molto bene, si sta rivelando un flop, con un crollo tecnico sugli sviluppi molto simile a quello dell’era di Mattia Binotto, che costò il posto a quest’ultimo. Per la sua nuova carica in Audi, Binotto vuole fortemente con sé Enrico Gualtieri, vale a dire il direttore tecnico del reparto power unit del Cavallino.

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Mattia Binotto nel paddock (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

La notizia è stata riportata dal “Corriere dello Sport“, e per il momento non è stata né confermata né smentita dalle parti coinvolte. Gualtieri è a capo di quel reparto dal 2017 ed ha lavorato per anni con Binotto, il quale è ben al corrente del suo potenziale. L’ingegnere di Losanna, per quasi 30 anni a Maranello, conosce al meglio tutti i reparti, e non è escluso che possa puntare anche a qualche altro tecnico.

La Ferrari, nel frattempo, deve pensare a rinforzare anche altri reparti, soprattutto dopo la partenza di quello che era considerato il padre del progetto SF-24, ovvero Enrico Cardile, che si è unito all’Aston Martin da poche settimane. Perdere anche il capo del reparto power unit in vista del 2026 sarebbe un disastro per la Rossa, che dovrà fare di tutto per tenere Gualtieri lontano dalle grinfie dell’Audi e del suo nuovo boss italiano.

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