Dacia, perché vanno così bene: i motivi della svolta

La Dacia negli ultimi anni ha scalato le classifiche di gradimento. Scopriamo cosa si nasconde dietro questo Marchio in ascesa.

Diciamoci la verità, negli anni scorsi il nome Dacia faceva spesso storcere il naso a molti, oggi però la musica sembra essere decisamente cambiata. Tutto questo è frutto sicuramente del grande lavoro svolto dal Marchio, che ha lavorato tantissimo per portare i propri modelli su delle vette mai viste.

Dacia, perché vanno così bene: i motivi della svolta
Dacia (AdobeStock) – Tuttomotoriweb.it

Oggi ad esempio Dacia Sandero è nei primissimi posti di vendita in quasi tutta Europa. Un successo senza precedenti per il Marchio romeno che va ricercato nella sua recente storia. A differenza di quanto si possa pensare, Dacia è di Renault da non moltissimi anni. In precedenza, infatti, pur avendo sempre collaborato sin dal 1966, il brand non era direttamente collegato a quello francese.

Solo nel 1999 però Renault decise di acquistarne il 51%, salvo poi rilevare l’intera azienda nei 5 anni successivi per 220 milioni di dollari. Insomma il tutto si è concretizzato tra il 2004 e il 2005. Negli anni successivi quindi il Marchio francese ha cominciato ad investire sempre di più in quello romeno dandogli la possibilità per le proprie vetture di usare componentistica Renault così da risparmiare sui costi di produzione.

Dacia: cosa è cambiato con Renault

Spesso, infatti, capita di vedere pezzi già visti su auto Renault messi su vetture griffate Dacia. Dopo aver portato il nuovo Marchio ad un buon livello però i francesi hanno deciso di osare di più. In particolare c’è stato un intervento di rebranding. Il logo è stato completamente sostituito rendendolo più asciutto e moderno. Inoltre in molti modelli è stato letteralmente reso un qualcosa di design che si integra alla perfezione con i fari.

Dacia, perché vanno così bene: i motivi della svolta
Dacia (AdobeStock) – Tuttomotoriweb.it

Il rebranding però ha interessato anche lo stile delle vetture, molto più moderno e la decisione di comporre le auto con materiali sempre più riciclati, così da strizzare l’occhio anche all’ambiente. A tutto questo però poi si è aggiunta l’idea di lasciare in listino un motore super collaudato come quello Renault a GPL. Un tipo di carburante che in Italia va ancora fortissimo.

Proprio quest’ultima intuizione sta letteralmente trainando le vendite delle Dacia, che sono andati controcorrente rispetto agli altri costruttori. Basti pensare che presto Stellantis perderà il suo unico modello a GPL in listino: la Lancia Ypsilon. Volendo tirare le somme su Dacia, in 20 anni circa Renault è stata capace di rilanciare completamente il Marchio. Merito di alcune scelte comunicative, ma anche di alcune decisioni industriali che sembrano stiano pagando sull’immediato.

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