Per Marc Marquez è arrivata una statistica molto negativa, che fa riflettere sulle sue problematiche. Ecco che cosa è emerso.
La prima parte di stagione è andata in archivio per la MotoGP, che dopo la tappa di Silverstone vede la propria classifica comandata da Jorge Martin. Dopo aver perso la vetta del campionato al Sachsenring, il rider di casa Ducati Pramac è tornato a +3 su Pecco Bagnaia, protagonista di un week-end difficile in Inghilterra. Enea Bastianini ha dominato la scena superando Marc Marquez, ora al quarto posto nella graduatoria generale.
Il nativo di Cervera sta iniziando a pagare e non poco la differenza tecnica che c’è tra la Desmosedici GP24 e la sua GP23 gestita dal Gresini Racing, che più di tanto non gli permette di fare. Marquez ha ottenuto un gran numero di podi ed una pole position a Jerez de la Frontera, ma manca ancora l’appuntamento con la vittoria. A tutto ciò si aggiunge anche una statistica molto negativa, che rende bene l’idea delle difficoltà dell’otto volte campione del mondo.
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Marquez, pazzesco il suo numero di cadute
Le ultime stagioni di Marc Marquez sono state profondamente condizionate dal crollo tecnico della Honda, che lo ha costretto a lottare nella parte centrale della griglia. Il pessimo rendimento della RC213V lo ha spesso portato a delle brutte cadute, ma nonostante il passaggio alla Ducati, seppur con la vecchia Desmosedici GP23 del Gresini Racing, le cose non sono migliorate da questo punto di vista.
A metà stagione, Marquez è quello che è caduto più di tutti con ben 15 scivolate, e nessuno ha fatto peggio. Il secondo posto è di Pedro Acosta a quota 12, che condivide la piazza d’onore con un altro rider di casa KTM, vale a dire Brad Binder. Seguono, appaiati a quota 10, Marco Bezzecchi, Joan Mir e Johann Zarco.
Per il momento, sono soltanto 5 le cadute di Pecco Bagnaia, anche se avvenute in momenti molto critici, come durante le Sprint Race di Barcellona e Silverstone, dove ha lasciato punti pesantissimi. Marc, dal canto suo, è scivolato soprattutto durante le sessioni di prova, anche se in gara e nelle Sprint non si è fatto mancare qualche errore, come ad Austin, a Jerez de la Frontera ed a Silverstone.