MotoGP, la Ducati è corsa ai ripari troppo tardi: l’ammissione spiazza i tifosi

La Ducati ha scelto di non prolungare il sodalizio con il team Pramac Racing. Il motivo è noto ma si rischia un impatto negativo nel prossimo biennio.

Perdere una squadra fenomenale come Pramac, campione in carica, rischia di avere un effetto boomerang sulla Casa di Borgo Panigale. Negli ultimi anni vi sono state 8 Desmosedici in pista, quattro ufficiali e quattro dell’anno precedente. D’ora in avanti vi sarà un completo riassetto dell’organizzazione con una maggiore attenzione per il team VR46.

La Ducati è corsa ai ripari troppo tardi
L’ammissione dei Ducati (Ansa) Tuttomotoriweb.it

Valentino Rossi, infatti, è riuscito a strappare un accordo per avere almeno una GP25 nel prossimo biennio. Sarà guidata, a sorpresa, da Di Giannantonio. Bezzecchi si trasferirà in Aprilia, proprio come l’attuale leader della graduatoria, Jorge Martin, componendo una coppia molto temibile. Enea Bastianini, invece, si trasferirà nel team satellite della KTM Tech3. Al suo posto correrà Marc Marquez. Nel team Gresini ci sarà Aldeguer al fianco del fratello minore del Cabroncito.

Il pacchetto di piloti sarà completato da Morbidelli nel team del Dottore. In sostanza la Ducati si ritroverà con 3 GP25 contro 4 KTM ufficiali. La casa austriaca avrà un quartetto di rider fenomenale. Oltre al Bestia ci sarà Vinales, in uscita da Aprilia, e nel team ufficiale Acosta e Binder. Il direttore generale della Ducati, Gigi Dall’Igna, ha dichiarato che la riduzione della fornitura di moto ufficiali da quattro a tre per l’anno prossimo è il “miglior compromesso” per il costruttore italiano.

LEGGI ANCHE -> Bagnaia, la statistica è da incubo: dovrà fare un miracolo per il titolo

LEGGI ANCHE -> Marquez ed i suoi grandi mali: cosa manca al campione per il riscatto definitivo

La giustificazione di Ducati

Accogliere al fianco di Bagnaia l’otto volte iridato, Marc Marquez, potrebbe avere un effetto domino molto pesante. Il motivo di questa operazione quale sarebbe? “Questo è importante per noi anche perché il motivo per cui abbiamo dei team satellite è quello di far crescere i piloti. In fin dei conti, un nuovo pilota e un rookie non hanno bisogno di moto ufficiali, perché una moto ufficiale significa più pressione, più aspettative e così via. A volte è meglio iniziare con le moto dell’anno precedente“, ha commentato Dall’Igna.

La giustificazione di Ducati
MotoGP, l’ammissione di Dall’Igna (Ansa) Tuttomotoriweb.it

La risposta del Direttore Tecnico non ha convinto al 100% i fan. La Ducati aveva Martin e Bastianini al top, ancora piuttosto giovani, ma scommetterà su Aldeguer e Di Giannantonio, che salvo qualche acuto a fine 2022 non ha ancora dimostrato di essere un top rider. “Vorremmo vincere e dobbiamo fare del nostro meglio per cercare di mantenere il potenziale della moto. Ma non credo che avere quattro moto ufficiali sia così importante per le prestazioni dei piloti ufficiali“, ha sentenziato Dall’Igna che ha aggiunto che sarebbe stato meglio avere 4 moto ufficiali rispetto a 3.

Gestione cookie