Marco Simoncelli, le strazianti parole di papà Paolo: “Abbiamo questa certezza”

Papà Paolo torna a parlare di Marco Simoncelli. Il suo racconto è davvero straziante e ricco di significati. Ecco cosa ha detto.

Marco Simoncelli ha scritto pagine indelebili nella storia delle due ruote nonostante la sua breve carriera dovuta alla prematura morte. Nei pochi anni in cui ci ha fatto compagnia ha vinto un Mondiale in 250 ed è stato grande protagonista in MotoGP. Proprio le prestazioni nella classe regina lo avevano reso il rider ideale per il futuro della Honda.

Marco Simoncelli, le strazianti parole di papà Paolo: "Abbiamo questa certezza"
Marco Simoncelli (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Purtroppo però non riuscì mai a passare ufficiale a causa dell’incidente a Sepang che gli costò la vita. In quegli anni si fece notare inoltre per il suo essere molto spigliato in televisione, caratteristica che lo portò ad essere designato da molti come l’erede naturale di Valentino Rossi.

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Paolo Simoncelli: “Non abbiamo mai avuto dubbi”

Durante quegli anni, chi ha sempre affiancato Marco Simoncelli nella sua avventura in moto è stato il padre Paolo. Un uomo che si è fatto amare all’interno del circus per la sua veracità, qualità che a quanto pare ha trasmesso anche al figlio. Dopo la morte di Marco, papà Paolo ha proseguito la sua avventura in moto mettendo su un team, il SIC58 che ha raccolto ottimi risultati nelle categorie minori e ha portato all’esordio tanti giovani piloti promettenti.

Paolo Simoncelli, ai microfoni di “Motosan.es” ha così raccontato: “Io e mia moglie abbiamo ipotecato la casa. Voglio dire, io e mia moglie abbiamo sempre creduto che Marco sarebbe diventato qualcuno. Non abbiamo mai avuto dubbi al riguardo. Quando credi in qualcosa è chiaro, poi è chiaro che non stiamo bene, ma non abbiamo rimpianti, perché abbiamo fatto quello che era necessario per rendere Marco felice. Abbiamo questa certezza, quindi siamo tranquilli”.

Parole davvero importanti che dimostrano ancora una volta la passione che Marco aveva per il suo lavoro. Certo le cose sono andate come sono andate, ma una cosa è certa: Simoncelli se potesse tornare indietro rifarebbe tutto uguale perché quella era la sua ragione di vita, una vita spesa ad oltre 300 km/h.

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