La Casa modenese continua il suo piano di espansione con un nuovo progetto sensazionale. Ecco cosa stanno realizzando nel quartier generale della Ferrari.
Per crescere sul piano dei risultati la Ferrari ha bisogno di inaugurare una nuova era. La gamma del Cavallino è già stata, profondamente, allargata negli ultimi mesi con il lancio di nuove vetture elettrificate. Si tratta di un nuovo corso che porterebbe a dei clamorosi risvolti per un brand piuttosto tradizionalista.
In Ferrari, dopo la costruzione dell’e-building per una gamma elettrica, ha in programma la realizzazione di un secondo circuito di prova da affiancare a quella di Fiorano. Il tracciato di Fiorano è una piccola pista di proprietà della Casa modenese che viene usato per effettuare i propri test privati. Inaugurata nel 1972 su un’area adiacente allo stabilimento di Maranello ha rappresentato un banco di prova importante per le Rosse.
La costruzione dell’autodromo di Fiorano fu espressamente voluta da Enzo Ferrari. Il tracciato venne completato in soli 7 mesi. La lunghezza del percorso è di 3.021 metri. Ha una impostazione retrò, con una velocità media di percorrenza di circa 160 km/h, ma con una top speed raggiungibile in rettilineo superiore a 290 km/h. All’interno del perimetro della pista il fondatore della Ferrari volle anche una casa in cui è conservato il suo ufficio. La Ferrari, nel segno del Drake, sta modellando il suo futuro con idee all’avanguardia che rappresenteranno un sogno per gli appassionati della next gen.
Nuovo progetto per la Ferrari
E’ stata già designata un’area di oltre 120.000 metri quadrati, nella zona di via del Sagrato, per la costruzione di una nuova pista adiacente al tracciato già esistente. Dovrebbe trattarsi di un percorso di 2 km, chiamato Test Track, dove verranno messe alla frusta le auto stradali prima della consegna ai clienti, riducendo così al minimo l’utilizzo delle strade pubbliche. Sulla pista saranno collaudati prototipi e sono previste delle pareti per tenere nascosti i futuri gioielli del Cavallino.
Sulle colonne della Gazzetta di Modena sono emersi i primi dettagli. La società Dromo, incaricata del progetto, ha analizzato le diverse tipologie di test che dovrebbero effettuare le auto del futuro in relazione allo spazio disponibile. Sarà indispensabile costruire una curva sopraelevata. I tester potranno guidare anche a velocità costanti di 130 km/h per almeno 1 km e potranno sbizzarrirsi su un rettilineo in piano di almeno 500 metri. Il Test Track potrebbe essere anche congiunto con il tracciato principale di Fiorano per creare varianti inedite di percorso.