La Sprint Race del Gran Premio di San Marino ha riservato tantissime sorprese con una sfida tra tanti piloti italiani, squarciata da uno spagnolo. Jorge Martin ha trionfato ancora sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli.
Dopo la festa tricolore nelle qualifiche del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, c’è spazio per una celebrazione d’onore anche sul podio della Sprint Race. Dopo il tracollo di Aragon con la rovinosa caduta causata da una manovra maldestra di Alex Marquez, il vice campione del mondo ha mostrato il suo potenziale nella gara breve sul tracciato di casa.
In qualifica Pecco Bagnaia aveva dimostrato di avere una marcia in più, conquistando la pole position davanti alle Desmosedici di Morbidelli e Bezzecchi. Quest’ultimo, alle ultime apparizione in Ducati, si è portato in prima fila con un colpo di coda, precedendo il leader della classifica Jorge Martin e l’enfant prodige Pedro Acosta. Nelle prime quattro posizioni sono scattate quattro Ducati e già questo la dice lunga sulla supremazia tecnica della Casa di Borgo Panigale.
E’ mancato all’appello, in qualifica, il vincitore della scorsa tappa di Aragon, Marc Marquez che si è ritrovato nono, dietro anche a Bastianini. Sarà proprio l’otto volte iridato in forza al team Gresini Racing a sostituire il romagnolo dalla prossima annata. Pecco Bagnaia ha cominciato questo sabato con una pole da applausi, condita anche dal record della pista. Il ducatista si è portato in prima posizione già nel primo tentativo, stampando all’inizio del secondo run un 1’30″304, segnando il nuovo primato del circuito dedicato alla memoria di Marco Simoncelli.
Allo spegnimento dei semafori il torinese non è riuscito a conservare la prima posizione perché al primo giro è partito come un razzo Jorge Martin dalla seconda fila. Lo spagnolo è stato subito capace di strappare la leadership al torinese, rimasto sorpreso dallo spunto e dalla staccata in curva 1 del rivale. Alle spalle di Pecco Bagnaia ha centrato un ottimo start anche Franco Morbidelli, esattamente come Enea Bastianini. Pessimo la partenza, invece, di Marco Bezzecchi.
Jorge Martin ha provato subito la fuga, cercando a suon di giri veloci di accumulare un vantaggio sui colleghi ducatisti inseguitori. Dopo essere tornato in testa alla classifica il madrileno della Pramac ha riacquisito fiducia. Crollato al suo al terzo giro, invece, Fabio Di Giannantonio. Un vero peccato per il romano che, nel 2025, avrà a disposizione una Desmosedici GP25. Dalle retrovie Marc Marquez ha cercato una disperata rimonta, superando diversi rider.
Il ritmo tenuto da Martinator è stato spaventoso nel corso della SR. Bagnaia, in qualifica, ha fatto segnare tempi impressionanti, ma in gara il madrileno è sempre un mastino. L’alfiere del team Pramac ha tenuto botta sino alla fine, tornado a vincere una SR, davanti ad un Bagnaia in affanno e Franco Morbidelli.
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