Per ora la FIA ha chiesto alla McLaren di modificare l’alettone magico che ha aiutato Piastri a vincere a Baku. I sospetti sono cresciuti nel Paddock.
Le MCL38 di Norris e Piastri hanno una avuto il vantaggio di una particolare soluzione all’ala posteriore, dotata di quello che è parso un piccolo Drag Reduction System o Mini DRS. La Federazione Internazionale dell’Automobile è intervenuta per chiedere al team inglese di modificare l’ala, dopo i sospetti di irregolarità alimentati anche da alcuni video diventati virali.
La McLaren è stata limitata, relativamente, all’ingegnosa soluzione per il semplice fatto che fosse visibile ad occhio nudo l’effetto DRS. La flessibilità dell’ala posteriore, hanno evidenziato i colleghi di Autosport, è stata documentata da alcuni video realizzati durante il Gp dell’Azerbaigian vinto da Oscar Piastri. La McLaren, spavalda e leader della classifica costruttori, ha annunciato che avrebbero messo da parte la soluzione. Da qui alla fine del campionato avrebbe potuto incidere, principalmente, sul rapidissimo tracciato di Las Vegas. Intanto, il vantaggio è stato acquisito e i risultati ottenuto con l’ausilio della soluzione non saranno modificati.
Quasi un via libera ad usare innovative tecnologie, oltre le zone grigie del regolamento tecnico, sino ad eventuale scoperta e divieto. Gran parte del carico delle moderne wing car è generato dal suolo, non a caso sono state battezzate auto ad effetto suolo. La McLaren, come minimo, andrebbe vivisezionata con una lente d’ingrandimento come accadde alla Ferrari nel 2019 dopo la remuntada post pausa estiva e la decisione sulle sue ali. Al contrario sembra che il ritorno in auge del team di Woking sia stato accolto con grande entusiasmo dai vertici della massima categoria del Motorsport.
Rimonta Norris, anomalia storica McLaren
Il team inglese si era portato a casa un titolo costruttori nel 1998, sfruttando la soluzione del terzo pedale poi bannata. Era un’altra Formula 1, dove le genialate erano testate in pista su tracciati privati. Nel GP del Bahrain 2024 Lando si prese ben 48 secondi da Verstappen. In Giappone Norris si beccò 30 secondi dall’olandese, ma sarebbero potuti essere almeno 10 in più. Con qualche pacchetto di sviluppo la McLaren avrebbe messo in pista un’auto in grado di rifilare 20/30 secondi alla RB20 del campione in carica?
Non vi sono precedenti storici analoghi nella F1 moderna, condizionata dal congelamento delle PU e dal Budget Cup. Il balzo in avanti del team papaya ha assunto delle proporzioni miracolose grazie al repentino, quanto sospetto, passo indietro della RB20. Cosa si sarebbe detto se la Mercedes fosse crollata di punto in bianco nel 2019 e la Ferrari, ad esempio, avesse iniziato a vincere delle gare? Ops, è successo e in quel frangente Verstappen disse, chiaramente, che la Ferrari avrebbe smesso di barare dopo l’impietoso accordo segreto della FIA.