Si è tenuto il Gran Premio del Messico di F1, con il trionfo di Carlos Sainz che ha dominato su Norris e Leclerc. La Red Bull crolla.
Il mondiale di F1 ha fatto tappa a Città del Messico, dove la Ferrari ha confermato il proprio momento d’oro. Carlos Sainz ha dominato la scena conquistando la seconda vittoria stagionale, la quarta della carriera, battendo la McLaren di Lando Norris e Charles Leclerc, che è stato sottotono per tutto il fine settimana, ed ha commesso anche un errore nel duello con il britannico.
Questa volta, Max Verstappen l’ha fatta grossa nel duello con Norris, rimediando 20 secondi di penalità e finendo solamente sesto, al volante di una Red Bull ormai in caduta libera e che viene superata anche dalla Ferrari nel mondiale costruttori. Quarto Lewis Hamilton sulla Mercedes, vincitore di uno splendido duello interno contro George Russell. Gara solida delle Haas, con Kevin Magnussen settimo e Nico Hulkenberg ottavo, con in mezzo il rimontante Oscar Piastri. Chiude la top ten Pierre Gasly con l’Alpine.
F1, Verstappen esagera e Norris recupera punti
A Città del Messico è delirio per il Gran Premio di F1, che vede Carlos Sainz scattare dalla pole position davanti a Max Verstappen. Come prevedibile, il campione del mondo ha una partenza strepitosa e si divora lo spagnolo, volando al comando. Brutto incidente dietro con Yuki Tsunoda che ha un contatto con Alexander Albon, ed entrambi si ritrovano costretti al ritiro. La Safety Car viene mandata in pista per ripristinare la sicurezza.
Follie alla ripartenza, con Sainz che scavalca Verstappen, il quale poi innesca una vera e propria rissa con Lando Norris, favorendo il sorpasso di Charles Leclerc che piazza l’1-2 per la Ferrari. Verstappen, nella bagarre con il rivale della McLaren lo spinge fuori, e scattano parecchie polemiche nei team radio. La direzione gara, questa volta, usa il pugno di ferro con il campione del mondo, rifilandogli 10 secondi di penalità da scontare al pit-stop.
Molto amaro, per Fernando Alonso, il 400esimo GP nella sua carriera in F1 che termina dopo pochi giri per un guasto alla sua Aston Martin. Vengono rifilati altri 10 secondi di penalità a Verstappen per aver passato Norris fuori dalla pista, con una gara che ne risulta del tutto distrutta per l’alfiere della Red Bull. Super Max effettua la sosta al 28esimo giro montando la gomma Dura, finendo in 15esima piazza scontando la penalità.
Davanti a tutti Sainz fa il vuoto, mentre Leclerc fatica a causa di problemi di temperature, perdendo parecchio rispetto al compagno di squadra. Al giro numero 31 è Norris ad entrare per la sosta, montando a propria volta le gomme Dure. Stessa scelta per Leclerc al giro successivo ed anche per Sainz. Il cielo sopra a Città del Messico si fa scuro e le temperature si abbassano, situazione che aiuta la McLaren a provare a rifarsi sotto a Leclerc.
Nel gioco dei doppiati, Leclerc perde tantissimo terreno e si ritrova Norris incollato, in quella che è una battaglia importante per i due mondiali oltre che per il secondo posto. Leclerc commette un errore all’ultima curva rischiando di andare a muro, cedendo la piazza d’onore. Un rischio pazzesco quello che si è preso il monegasco, di sicuro autore di una prestazione sottotono.
Nel finale, Leclerc rientra ai box per montare la gomma Soft e tentare il giro più veloce, mentre Sainz vola a vincere resistendo al tentativo di rimonta di Norris, che comunque ha messo in mostra un passo devastante al volante della sua MCL38. Leclerc giunge terzo riuscendo a strappare un fondamentale punto per la lotta nel mondiale costruttori. Prossimo appuntamento ad Interlagos domenica prossima.