Le auto sono a caccia della più estrema efficienza, e quella di cui vi parleremo oggi ha fatto meglio di tutte le altre. Ecco i dettagli.
Il consumo di carburante è un tema attenzionato da tutti da qualche anno a questa parte, in particolar modo, dal febbraio del 2022 in poi, quando i prezzi si alzarono d’improvviso per lo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina. L’efficienza è sempre uno dei primi aspetti da tenere in considerazione per i costruttori, che cercano di allungare la durata massima del “pieno”, oltre a tentare di limitare il più possibile le emissioni inquinanti. In tal senso, l’elettrico pare essere la miglior soluzione, ma l’autonomia delle BEV è limitata ed i costi d’acquisto non scendono, tenendo lontani i clienti.
C’è bisogno di trovare un’alternativa che sia valida ai carburanti tradizionali, e gli e-fuel ed i bio-carburanti iniziano ad essere presi in considerazione anche dall’Europa. Nelle prossime righe, vi parleremo di un progetto che va oltre le soluzioni di cui vi abbiamo parlato sin qui, che basandosi sull’idrogeno potrebbe percorrere la bellezza di 2.000 km con un litro. Andiamo a scoprire chi si è occupato di questo coraggioso e rivoluzionario modello.
Si parla tanto di benzina ed elettrico, una continua sfida per comprendere quella che sarà la tecnologia su cui puntare per il futuro del settore automotive. Come avrete avuto modo di capire, non mancano alternative e studi molto interessanti, volti a valutare ogni possibile soluzione per rendere la mobilità più sostenibile ed efficiente. Una delle soluzioni più interessanti è quella proposta dall’Università di Delft, in Olanda, che punta tutto sull’idrogeno, una tecnologia di cui si parla parecchio, ma che ha ancora dei costi molto elevati.
Tuttavia, sembra che una sorta di auto sia già stata testata, coprendo ben 2.000 km con solo 950 g di idrogeno, vale a dire meno di un litro, e stiamo parlando dell’Eco-Runner XIII. Come potete vedere da questa immagine, probabilmente non è troppo corretto definirla semplicemente come un’auto, visto che le forme sono assolutamente poco convenzionali. L’obiettivo era proprio quello di realizzare un modello dalle linee futuristiche, ed un design di questo tipo favorisce anche un minor impatto con l’aria, aumentandone l’efficienza tramite l’aerodinamica. Di certo, siamo di fronte ad una delle soluzioni più interessanti in assoluto, ma c’è ancora tanto da fare per rendere l’idrogeno una via praticabile.
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