La Yamaha ha chiuso la seconda stagione consecutiva senza vittoria, ma nel test di Barcellona Alex Rins ha letto degli spunti positivi.
Il 2024 della Yamaha è stato l’ennesimo anno di sofferenza, svoltosi nella totale incapacità di poter sfidare la Ducati e le altre case europee. La casa di Iwata non vince una gara da due anni e mezzo, con l’ultimo successo conquistato da Fabio Quartararo in Germania nel 2022. Da quel momento in poi, la M1 è piombata in una crisi tecnica che ancora non ha visto la luce, anche se nel test di Barcellona svolto martedì si è visto qualche segnale positivo, sia con il rider francese che con Alex Rins.
La coppia di piloti è stata confermata per il 2025, e l’obiettivo è quello di fare dei decisi progressi. Quartararo è giunto secondo nel test, con Rins ottavo, ma è stato il buon passo gara fatto vedere con il nuovo telaio e l’evoluzione del motore a far ben sperare i tecnici ed i piloti della casa giapponese. Certo è che il gap dalla Ducati resta enorme e non basta di certo qualche modifica alla moto per colmarlo, ma quanto visto sul tracciato catalano può dare qualche speranza in chiave futura.
Al termine del test di Barcellona, Alex Rins ha raccontato le sue sensazioni in un’intervista riportata dal sito web “MotoSan“, nella quale ha fornito degli spunti molto interessanti: “Nella messa a punto della moto abbiamo fatto qualche passo in avanti, che non si era visto nel week-end di gara.Tra tutti i pezzi che abbiamo provato, il nuovo telaio è quello che ha dato le migliori risposte, ci permette di entrare in curva a velocità più elevate, ed anche di mantenere il gas aperto durante la percorrenza. Se devo dare un giudizio definitivo, il nostro è stato un test molto positivo“.
Rins ha poi parlato di quello che è probabilmente il più grande limite della Yamaha, vale a dire un’elettronica che non permette di sfruttare al massimo la potenza del motore: “Abbiamo testato anche un motore sul quale però c’è ancora parecchio da lavorare. Ha molta più potenza, ma non siamo ancora pronti dal punto di vista dell’elettronica per poterla sfruttare tutta. Fino a questo momento, non avevamo mai provato questa specifica, e credo che non sarà l’ultima. C’era ovviamente poco tempo per provare tutto durante una giornata di test, vedremo se ne faremo uno prima della fine dell’anno o meno. Magari il nuovo motore lo porteremo a Sepang direttamente tra qualche mese, lo sapremo a breve“.
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