Il neo campione del mondo, Jorge Martin, non ha nessuna intenzione di abbassare il suo livello dal prossimo anno in Aprilia.
Appare un enorme passo indietro per lo spagnolo il passaggio dalla Desmosedici alla RS ma quali erano le alternative? Si è ritrovato spalle a muro con una KTM che ha fatto all-in sul suo talento spagnolo, Pedro Acosta, mentre Honda e Yamaha sono crollate nelle retrovie. L’unico contratto valido era quello proposto dall’Aprilia e questo ha spinto il madrileno a scegliere la sua nuova realtà italiana.
Martinator è stato in grado, in Pramac, di battere il numero 1 Pecco Bagnaia, determinando anche lo sfaldamento delle certezze del team factory. Già nel 2023 il numero 89 aveva dimostrato di essere un pilota di altissimo spessore ma gli era mancata un po’ di esperienza nel duello con il torinese. Quest’anno non ha compiuto errori e ha massimizzato sempre il risultato, diventando il re delle Sprint Race. Riuscirà a conservare la corona anche nella prossima annata?
Con l’arrivo di Marc Marquez, al fianco di Bagnaia, appare una missione quasi impossibile, ma lo si era detto anche per Toprak in SBK. Martin ha accettato la sfida perché crede, fortemente, nella crescita della Casa di Noale.
Ad EFE il centauro della squadra veneta ha dichiarato: “Quando Ducati non mi ha preso [la scelta ha dato uno slancio positivo in Pramac, ndr] ci ha anche fatto unire di più e sicuramente ci ha aiutato a vincere il Mondiale. Pramac ha sempre mantenuto la parola data, se non fossi andato nel team ufficiale avrebbero lasciato la Ducati. Ed è quello che hanno fatto, hanno un nuovo progetto davanti a loro, una grande sfida e vedremo come andrà“.
Il team si è legato con la Yamaha che tornerà ad avere in pista 4 moto, mentre la Ducati disporrà di 3 Desmosedici GP25 e di 3 Desmosedici GP24. “Quando è stato deciso tutto questo non ero un campione, è difficile sapere queste cose. Ma è chiaro che in questo momento sicuramente se ne pentiranno. Ma questo bisogna chiederlo a loro, alla fine io bado a me stesso, la vita ti porta verso posti che non ti aspetti“, ha assicurato l’asso di Madrid che potrà disporre del numero 1 dal 2025. Nelle ultime corse la squadra emiliana si è comportata in modo corretto, non lasciando nulla di intentato. La professionalità è emersa anche in occasione dell’ultima tappa corsa a Barcellona, a dimostrazione di una famiglia allargata che ha dato chance allo spagnolo sino all’ultimo istante.
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