La Ferrari non parte certo da favorita in vista del finale di Abu Dhabi, con diversi tabù da sfatare per riuscire a vincere il titolo.
Mancano poche ore al via delle prove libere del Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo round del mondiale di F1 targato 2024. La Ferrari si presenta a Yas Marina con 21 punti di ritardo dalla McLaren, che nonostante la débacle di Losail, pista favorevole alla MCL38, che ha invece perso 3 lunghezze sul Cavallino, resta la grande favorita. Il team di Woking non vince un mondiale costruttori dal 1998, quando la coppia di piloti era composta da Mika Hakkinen e David Coulthard, con Oscar Piastri che non era ancora stato concepito.
Ciò basta per spiegare quanto tempo sia passato dall’ultima volta in cui la casa britannica era salita sul tetto del mondo, e quella di Abu Dhabi è un’occasione da non sprecare. La Ferrari può puntare su un layout di pista che è sicuramente più favorevole alla SF-24 rispetto a Losail, dove i passi in avanti rispetto allo scorso anno sono stati comunque evidenti. Detto questo, per vincere il costruttori la Scuderia modenese dovrà sfatare un bel numero di tabù, che non le permettono di partire con i favori del pronostico.
Ferrari, nessuna vittoria ad Abu Dhabi nella sua storia
Partiamo da un semplice dato, che rende bene l’idea di quanto sia stato difficile il rapporto tra la Ferrari ed il tracciato di Abu Dhabi. Il Cavallino, dal 2009 in avanti, non ha mai vinto né messo a referto una pole position a Yas Marina, dove sono stati ingoiati diversi bocconi amari. Il peggiore risale al 14 di novembre del 2010, giorno della beffa per Fernando Alonso, che fu scavalcato nel mondiale piloti dalla Red Bull di Sebastian Vettel, a seguito di un clamoroso abbaglio strategico.
Come se non bastasse, c’è un altro dato di cui urge discutere, che è relativo alle volte in cui la lotta per il titolo costruttori si è protratta sino all’ultima gara. La squadra che è arrivata al round finale in seconda posizione non è mai riuscita a compiere il sorpasso decisivo, e se la Ferrari ce la facesse, sarebbe la prima volta che ciò si andrebbe a verificare. Non va dimenticato anche il distacco di 21 punti dalla McLaren che non rende la Rossa propriamente padrona del proprio destino, ma nello sport mai dire mai.