Le carte carburante, note anche come fuel card, sono carte con le quali è possibile pagare l’importo dei rifornimenti di carburante dei veicoli appartenenti alla flotta aziendale.
La principale distinzione relativa alle carte carburante è quella tra monomarca e multibrand.
Una carta monomarca può essere utilizzata soltanto per il rifornimento presso i distributori della compagnia petrolifera che l’ha rilasciata.
Una carta multibrand, o multimarca, è un’opzione più flessibile perché può essere usata per rifornirsi presso tutte le stazioni di servizio convenzionate, senza particolari vincoli di brand.
Le migliori carte carburante 2025 multibrand permettono per esempio di rifornirsi anche presso le cosiddette “pompe bianche”, altrimenti note come “distributori no logo”. Informazioni più dettagliate sulle carte multibrand si possono ottenere recandosi su https://www.edenreduta.it/prodotti/carta-uta/, sito della carta di carburante UTA, una soluzione flessibile e conveniente per il rifornimento di carburante e per le ricariche elettriche.
Una delle comodità che caratterizzano le carte carburante in genere è che di solito sono gestibili tramite una comoda app dedicata con la quale si possono visualizzare i dettagli di ogni rifornimento, lo storico delle transazioni effettuate, il saldo della carta, la mappa delle stazioni di rifornimento di carburanti tradizionali e delle stazioni con colonnine di ricarica per i veicoli elettrici la cui diffusione è destinata a salire nei prossimi anni.
Un primo aspetto al quale bisogna porre attenzione quando si effettuano confronti tra una proposta e l’altra è quello della copertura territoriale. In altri termini, è importante che la carta offra accesso al più ampio numero di distributori, ivi compresi quelli indipendenti (le già citate pompe bianche). Più l’accettazione è estesa, maggiori sono il risparmio di tempo e la flessibilità durante gli spostamenti.
È importante anche che la carta carburante dia la possibilità di rifornire i veicoli elettrici, deve cioè poter essere usata anche per i rifornimenti presso le stazioni con le apposite colonnine. In questo caso la carta viene definita anche come “multienergy”.
Una carta carburante deve anche essere d’aiuto per semplificare la gestione amministrativa e fiscale delle flotte aziendali.
Le carte migliori consentono sia di tracciare i pagamenti, sia di ricevere una fattura elettronica riepilogativa di tutte le transazioni effettuate nel mese. Si ricorda a questo proposito che la tracciabilità dei pagamenti effettuati e la ricezione della fatturazione elettronica sono due requisiti imprescindibili per quanto concerne la deducibilità delle spese di carburante e la detrazione dell’IVA.
La carta carburante non deve essere confusa con il buono carburante, una particolare misura di welfare aziendale. Si tratta cioè di un benefit che i dipendenti di un’azienda possono utilizzare per il rifornimento di carburante per la propria autovettura o per quella usata dal coniuge o dai figli.
Attualmente, perlomeno fino al 31 dicembre 2024, la soglia di defiscalizzazione dei fringe benefit come i buoni carburante è di 2.000 euro per chi ha figli a carico e di 1.000 euro nel caso di coloro che non hanno figli a carico.
Un benefit di questo tipo risulta ottimale anche per l’azienda perché rispetto a un premio in busta paga dello stesso importo, la pressione fiscale è minore (i buoni carburanti sono interamente deducibili ai fini IRES o IRPEF).
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