Il futuro della KTM in MotoGP è tutt’altro che garantito, ed ora emerge un’ultim’ora che fa temere il peggio. Scopriamo tutti i dettagli.
Mancano poco più di due mesi al via della stagione di MotoGP targata 2025, con il primo round che sarà eccezionalmente ospitato dal tracciato di Buriram, in Thailandia. La Ducati ha tutte le carte in regola per confermarsi regina della top class, e tutti non aspettano altro che scoprire l’esito del tanto atteso duello tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez. Al momento, tutte le attenzioni sono però rivolte sul caso KTM, colosso delle due ruote che sta ora attraversando una fase di crisi, tale da sfiorare il fallimento.
Presso il Tribunale Regionale di Ried mi Innkreis, in Austria, è avvenuta la prima udienza per la KTM, che ha presentato istanza di fallimento all’inizio di dicembre, ed è avvenuto anche l’incontro con i creditori. Essi sono riuniti sotto l’insegna dell’Associazione dei creditori alpini, abbreviato in AKV. La suddetta associazione ha svelato una bozza del suo statuto, assieme ad un mix di proposte per garantire la riscossione del proprio debito, che è di circa 3 miliardi di euro. La cifra è elevatissima, ed è qui che arrivano una serie di richieste molto precise alla casa di Mattighofen.
KTM, ecco le ultime sul futuro in MotoGP
La KTM si è detta soddisfatta del primo punto del decalogo, che le consentirà di gestire privatamente la propria ristrutturazione, ma AKV è stata molto precisa sul tema motorsport. L’associazione spinge per un immediato addio del brand austriaco dalla MotoGP, ma anche dalla Moto2 e dalla Moto3, stoppando del tutto il programma Motomondiale. La casa austriaca, in un comunicato ufficiale, si è detta molto contenta per la conferma del programma di ristrutturazione in autogestione, affermando che il motorsport resterà centrale per l’azienda, e pare proprio che il 2025 la vedrà ancora protagonista sulle piste di tutto il mondo.
Dunque, la KTM rimarrà in pista nel 2025, ma non è da escludere che le cose possano cambiare in chiave 2026, a meno che la ristrutturazione non darà i risultati sperati in poco tempo. La KTM ha ricevuto un extra di capitale di 700 milioni di euro in questi giorni per alleggerire il proprio carico finanziario, con i 500 licenziamenti previsti per fine anno che saranno ridotti a 300. Gli stipendi non pagati a novembre e dicembre, invece, verranno pagati a gennaio.