Lewis Hamilton è pronto a vestire i panni di pilota Ferrari, e secondo un ex tecnico del Cavallino, potrebbe fare come Michael Schumacher.
Sua maestà Lewis Hamilton è ufficialmente un 40enne, e nella giornata di martedì ha celebrato il suo primo compleanno da pilota Ferrari. Il sette volte campione del mondo sta per approdare a Maranello, dal momento che il suo esordio a bordo di un’auto del Cavallino è previsto tra il 20 ed il 21 di gennaio, su una F1-75 del 2022 sul tracciato di Fiorano. In seguito, l’apprendistato con la Scuderia modenese proseguirà a fine mese a Barcellona, prima dei test invernali ufficiali che si terranno in Bahrain a fine febbraio.
Dopo quasi un anno di attesa, il matrimonio tra la Ferrari ed Hamilton sta per concretizzarsi, in vista di quella che è una delle stagioni di F1 più sfavillanti di sempre. Sir Lewis se la dovrà ora vedere con un Charles Leclerc finalmente maturo, ma che ancora non si è mai giocato un titolo mondiale, e che dovrà dimostrare di essere cresciuto sotto pressione. Un ex ingegnere del Cavallino, intervistato in queste ultime ore, ha detto la sua sul confronto che inizierà ormai tra poche settimane.
Hamilton, il paragone di Rob Smedley con il 2006
Dal 2004 al 2013, al box della Ferrari fu attivo l’ingegner Rob Smedley, che lavorò a stretto contatto con Felipe Massa per ben otto stagioni. Il britannico, intervistato al podcast “Formula for Success“, ha messo a confronto l’arrivo di Lewis Hamilton a Maranello con la stagione 2006, quando Michael Schumacher fece da maestro a Felipe Massa. Il brasiliano apprese moltissimo dal sette volte campione del mondo, e ciò potrebbe accadere anche a Charles Leclerc quest’anno.
Ecco le parole dell’ex ingegnere del Cavallino: “So che si tratta di una situazione completamente diversa, ma è come Massa contro Michael Schumacher nel 2006, quando Felipe era l’allievo, ed è stato battuto da Michael. Ciò fu un bene, ma verso la fine dell’anno lo ha battuto in qualifica, e riuscì a farcela anche in alcune gare. Lewis è un sette volte campione del mondo, e c’è un ragazzo che può imparare da lui e che alla fine vuole diventare lui stesso un campione. Charles avrà una marcia in più, si troverà in una situazione in cui percepirà una dinamica ben diversa rispetto a quella che ha vissuto Carlos Sainz. Loro erano due coetanei, in una fase simile della loro carriera sportiva“: