Dopo quanti anni si prescrive il bollo dell’auto non pagato? Cosa dice la legge

Ogni tassa ha le sue prescrizioni e il bollo auto ha una decadenza piuttosto breve. Scopriamo quali sono le sanzioni in caso di mancato pagamento.

Tra le tasse che, annualmente, affliggono gli automobilisti c’è quella relativa al bollo dell’automobile. Si tratta di un esborso che ciascun proprietario di veicolo è tenuto a versare alle autorità regionali. Può anche accadere che ci si dimentichi di versare la cifra. Il bollo auto è un tributo di competenza regionale istituito dal 1993 per le Regioni a Statuto Ordinario e vede le Regioni stesse legittimate a disciplinare le modalità di accertamento, riscossione e contestazione. Ciascuna regione emana leggi e regolamenti.

Dopo quanti anni si prescrive il bollo dell’auto non pagato
Bollo Auto – Tuttomotoriweb.it

La tassa è legata al possesso e varia in base alla potenza del veicolo, alla classe ambientale e alla Regione. Ogni Regione ha tariffe diverse. Anche mezzi con contratti di leasing, usufrutto, noleggio a lungo termine o acquisto con patto di riservato dominio sono soggetti al pagamento. Quest’ultimo può essere effettuato presso punti autorizzati o tramite l’app IO, e solo la Regione di competenza può verificare la regolarità del pagamento.

La prescrizione del bollo auto

La legge stabilisce che i termini di prescrizione del bollo auto sono di 3 anni, con alcune dovute eccezioni. I 3 anni vanno calcolati in modo specifico, iniziando dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa doveva essere versata, e terminano il 31 dicembre del terzo anno. Qualora la tassa relativa al 2019 non è stata pagata e viene notificato un avviso nel gennaio 2023, senza alcun atto interruttivo precedente, la richiesta della Regione diventa illegittima. Il bollo auto rappresenta un obbligo tributario per tutti i proprietari di veicoli.

La prescrizione del bollo auto
Prescrizione bollo auto – Tuttomotoriweb.it

La prescrizione avviene al termine del terzo anno, ma esistono degli elementi che possono interrompere questo processo, come specifiche richieste di pagamento o atti interruttivi. Basta un atto interruttivo per far ricominciare il periodo di prescrizione dal momento della ricezione. Ecco i seguenti atti che possono essere emessi dalle autorità competenti: avviso di accertamento; sollecito di pagamento; notifica della cartella esattoriale; intimazione di pagamento; preavviso di fermo dell’auto e atto di pignoramento.

In quasi tutte le Regioni d’Italia il bollo auto si prescrive in 3 anni, tuttavia in Piemonte si prolunga di 2 anni per un totale di 5 anni. Cosa diversa è la decadenza, periodo entro cui l’Agenzia delle Entrate deve notificare la prima cartella. Questa non è soggetta a sospensione o interruzione e, se superata, rende nullo l’atto, che deve essere contestato dal contribuente. Vi basterà verificare l’assenza di solleciti di pagamento o cartelle esattoriali nei 3 anni successivi alla scadenza del pagamento per capire se il bollo è stato prescritto, almeno che non siate residenti in Piemonte. In caso di mancato pagamento le sanzioni risultano le seguenti: 0,1% al giorno entro 14 giorni; +1,5% entro 30 giorni; +1,67% dal 31° al 90° giorno; +3,75% fino a un anno; +4,28% da 1 a 2 anni e +5% oltre 2 anni.

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