Le auto elettriche rimangono proibitive: lo studio le condanna

Il prezzo delle batterie e, conseguentemente, delle EV sarebbe già dovuto calare. Da una analisi è emersa una amara verità.

Le auto elettriche avrebbero dovuto già scalare le classifiche di vendita nel mondo. Gli investimenti delle Case costruttrici sono stati immensi negli ultimi anni, ma voi le vedete spesso in giro? Ecco, il punto focale ruota intorno alla loro vendibilità. Mancano, almeno alle nostre latitudini, delle estese reti di ricarica e quelle poche che ci sono funzionanti sono anche bersaglio dei ladri di rame. Inoltre, il prezzo base di una EV, utilitarie comprese, è fuori dalla portata della fascia media.

Le auto elettriche rimangono proibitive
I prezzi proibitivi delle EV – Tuttomotoriweb.it

A causa di prezzi che non sembrano destinati a scendere le EV sono diventate uno status per progressisti green che credono di essere molto smart a pagare cifre elevatissime per auto che perdono, velocemente, il loro valore. Sul mercato dell’usato le auto elettriche non reggono il confronto con le vetture termiche. Una fine che era stata, ampiamente, prevista da Marchionne.

L’analisi sui prezzi delle auto elettriche

La società di consulenza strategica Areté ha chiesto agli italiani la loro preferenza di acquisto. Il 41% degli intervistati sceglierebbe l’ibrido, seguito dall’elettrico al 27% (stesso valore del 2023, ma in calo di 11 punti percentuali dal 38% dichiarato nel 2022) e poi da benzina e diesel, a pari merito al 12%. Il 61% dichiara di non aver mai avuto nemmeno la possibilità di guidare un’auto elettrica (67% nel 2022) e il 56% non ha mai richiesto informazioni e preventivi su di esse. Il 67% indica un budget inferiore ai 30 mila euro (81% se meno di 40 mila euro) per l’acquisto, ma comunque 47% non ha mai preso in considerazione, realmente, l’auto elettrica per i prezzi troppo elevati, il 26% per la rete di ricarica e il 18% per le autonomie limitate dei motori.

L’analisi sui prezzi delle auto elettriche
I costi delle auto elettriche spaventano gli italiani – Tuttomotoriweb.it

La credibilità, secondo gli italiani, di un parco auto circolante full electric è sceso dal 63% al 53%. “L’alternativa elettrica non convince, in primis, per i costi mediamente fuori dalla sua portata e poi per i limiti ancora non superati relativi all’autonomia e alla rete di ricarica presente sul territorio – ha dichiarato Massimo Ghenzer, presidente di Areté – In questo contesto, l’ibrido resta la soluzione più concreta per chi sceglie di cambiare l’auto. In assenza di importanti stimoli alla domanda o di un rilevante calo dei prezzi medi dei modelli alla spina presenti sul mercato, sembra difficile immaginare nei prossimi anni una significativa crescita di questi veicoli”.

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