La Ferrari sta vivendo una stagione difficile, ma anche per i nuovi regolamenti non ci sono buone indiscrezioni. Scatta l’allarme.
Il 2025 sarebbe dovuto essere l’anno della Ferrari, ma come volevasi dimostrare, il responso della pista è corrisposto all’ennesimo flop. La SF-25, il più delle volte, si è dimostrata la quarta forza in pista, con il solo Charles Leclerc che è stato in grado di portarla sul podio in una gara domenicale, con lo splendido terzo posto ottenuto di forza in quel di Jeddah. Lewis Hamilton ha vinto la Sprint Race di Shanghai, ma per il resto non si è mai visto, perdendo nettamente il confronto con il compagno di squadra.
Data la superiorità tecnica espressa sin qui dalla McLaren, appare quasi impossibile pensare di sfidare il team di Woking per il titolo mondiale, e già si vocifera riguardo ad un eventuale abbandono del progetto dopo la tappa di Barcellona, nel caso in cui non dovessero emergere degli evidenti passi in avanti. Nel frattempo, sono emerse voci preoccupanti che riguardano il progetto 2026, il primo del nuovo ciclo tecnico, in cui verranno introdotte nuove monoposto e power unit completamente differenti da quelle attuali. In casa Ferrari sarebbe scattato un vero e proprio allarme.
Ferrari, c’è già preoccupazione per il nuovo progetto
Le nuove power unit stanno agitando il paddock della F1, e c’è chi ha spinto fortemente per l’annullamento dei nuovi regolamenti, come Ferrari e Red Bull, spingendo verso un ritorno ai V10. Tuttavia, ad imporsi è stata la linea Mercedes, che in base alle indiscrezioni avrebbe già un vantaggio netto rispetto ai rivali. Chi è in grossa difficoltà è proprio la Red Bull, che produrrà la propria power unit in casa dopo l’addio alla Honda. Nelle ultime ore, secondo quanto riportato da “Auto Motor und Sport“, sarebbe emerso un vero e proprio allarme in casa Ferrari, squadra in difficoltà nello sviluppo del nuovo motore.

In particolare, la Ferrari farebbe fatica nella gestione delle batterie e della parte elettrica, che nel 2026 sarà ancor più determinante rispetto ad oggi. Tanto la Rossa quanto la Red Bull avrebbero chiesto a gran voce una revisione della ripartizione energetica prevista dell nuove regole, che ad oggi impone una resistenza elettrica di 350 kW, pari a 50% della potenza totale sprigionata dalla monoposto. Il rapporto attuale è 50% elettrico e 50% termico, ma tale rapporto potrebbe essere modificato almeno per le gare, perché c’è il rischio che le auto, sulle piste più veloci, si ritrovino scariche di energia sui lunghi rettilinei.